Il Macco di Fave (o Zuppa di Fave Decorticate)

Macco di faveIl macco di fave (o maccu) è una zuppa tipica siciliana ed in particolare del Comune di Raffadali (AG). Viene cucinato in concomitanza della festa di San Giuseppe che si svolge il 19 marzo a Ramacca (CT).

Fa parte dei piatti poveri della cucina siciliana e sembra avere origini antichissime risalenti addirittura all’epoca romana.

Ingredienti per 4 persone
250 gr. di Fave Decorticare
Carota (1)
Cipolla piccola (1)
Costa di Sedano (1)
Mezzo mazzetto di Finocchietto Selvatico
1 foglia di Alloro
Olio Extravergine d’Oliva q.b.
Sale e Pepe Nero q.b.

La preparazione del macco di fave prevede dei tempi di preparazione relativamente lunghi in quanto bisogna procedere con l’ammollo delle fave decorticare almeno 4 ore prima (meglio se tutta la notte) e cambiare periodicamente l’acqua. Ricordiamoci, soprattutto all’inizio, di sciacquare per bene le fave fino a  quando l’acqua non sarà limpida.

Procediamo con la realizzazione del soffritto tagliando finemente carote, sedano, cipolle ed il finocchietto selvatico.
Lasciamo soffriggere il tutto in un tegame di adeguate dimensioni a fiamma medio bassa ed in olio extravergine d’oliva per una decina di minuti.
A questo punto possiamo aggiungere le fave, un po’ di sale ed abbiamo quasi finito…

Ricopriamo con acqua calda, circa un dito e mezzo sopra il livello delle fave, e lasciamo cuocere a fiamma medio/bassa e col coperchio per almeno 1 ora e mezza. Se necessario aggiungiamo altra acqua… Le fave gradualmente si trasformeranno in purea o eventualmente potremo aiutarci col minipimer per ridurle almeno in parte allo scadere dell’ora e mezza. In questo modo otterremo al palato consistenze e sapori diversi.

Qualche minuto prima di giungere a fine cottura aggiustiamo, se necessario, di sale.
Impiattiamo aggiungendo un filo d’olio extravergine d’oliva a crudo ed una spolverizzata di pepe nero.

Varianti e Curiosità

  • Negli ultimi minuti di cottura è possibile aggiungere al macco di fave della pasta. In particolare, secondo tradizione, si utilizzano gli spaghetti sminuzzati (50 gr. a persona).
  • Non essendo facile reperire il finocchietto  selvatico fresco tutto l’anno, lo potremmo sostituire alla ricetta con mezzo cucchiaino di semi di finocchio da introdurre negli ultimi 10 minuti di cottura.
  • Possono essere utilizzate anche le classiche fave secche ma in questo caso aumenta sia il tempo minimo di ammollo (oltre 12 ore) che quello di cottura (2 ore e mezza) e necessitano di essere pelate.

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