Cordon Bleu e Cotoletta alla Valdostana sono due nomi diversi che indicano ricette molto simili. Il primo è un secondo piatto svizzero mentre l’altra è tipica della Valle D’Aosta.
Se per la cotoletta alla valdostana si utilizza solo carne di vitello, per i cordon bleu possono essere usati pollo, tacchino o maiale.
L’ultima differenza consiste nel formaggio utilizzato che per la cotoletta valdostana è la fontina mentre per i cordon bleu si preferisce lo svizzero o altri formaggi che tendono comunque a sciogliersi in cottura.
Il cordon bleu è un piatto piuttosto conosciuto a livello internazionale dove ne esistono numerose varianti. Viene spesso indicato come piatto adatto a bambini ma se cucinato bene incontra il favore anche di palati più esigenti.
Storicamente sembra che il cordon bleu sia nato nel 1929 all’interno delle cucine del transatlantico Bremen ad opera di un cuoco svizzero. Il piatto venne realizzato per festeggiare una traversata record premiata dall’Ordine dei Cavalieri dello Spirito Santo con l’onorificenza “cordon bleu” da cui il nome.
Al giorno d’oggi invece, soprattutto in Italia, il termine non rappresenta un’onorificenza ma ha acquisito tutt’altro valore in quanto fa riferimento esclusivamente ad una preparazione che spesso si trova nel banco frigo del supermercato realizzata con ingredienti non sempre genuini.
Noi, partendo dalla ricetta originale, andremo a realizzare un cordon bleu (o cotoletta alla valdostana) di qualità, carico di gusto e rispettoso della tradizione.
Ingredienti per 4 persone
4 fettine di Vitello
Fette di Fontina (4)
Fette di Prosciutto Cotto (4)
1 Uovo
Farina 00 e Pangrattato q.b.
Burro Chiarificato q.b.
Sale q.b.
La preparazione del cordon bleu è abbastanza elementare. Cominciamo col battere le fettine di carne con un batticarne portandole ad uno spessore di circa 3 mm. In una metà fetta andiamo ad inserire la fontina ed il prosciutto. Richiudiamo nel modo più preciso possibile la carne a portafoglio e passiamola prima nella farina, poi nell’uovo sbattuto con un pò di sale ed infine nel pangrattato. Lasciamo riposare le cotolette in frigo per una mezz’ora così da far assestare la panatura.
Friggiamo le cotolette 3-4 minuti nel burro chiarificato fino a fargli ottenere la giusta doratura.
Tamponiamo con della carta assorbente per eliminare l’unto in eccesso poi saliamo e serviamo le cotolette ancora caldissime.
Varianti e Curiosità
- Esistono versioni di cotoletta alla valdostana con all’interno del tartufo o dei funghi.
- La cottura potrebbe avvenire anche nel forno statico a 200 gradi per circa 15 minuti.
- Per rendere la cotoletta più croccante è possibile effettuare una doppia panatura.