Gli spaghetti al granchio blu (o linguine) sono un primo piatto molto gustoso tipico prevalentemente delle stagioni calde e delle zone costiere. Il granchio è un crostaceo che si nasconde tra alghe, scogli e talvolta sotto la sabbia. Come corpo è provvisto di un esoscheletro a cui sono attaccate tre coppie di zampe, due chele piuttosto robuste e gli occhi prominenti. Il granchio è poco polposo, le parti commestibili in genere non superano il 25% del peso complessivo. Le sue carni sono bianche, filamentose e piuttosto saporite. Ne esistono di tante specie ma in Italia, recentemente, si sta utilizzando molto il granchio blu che è una specie aliena al Mediterraneo, piuttosto pericolosa per l’ecosistema perché, tra le varie cose, è voracissimo di vongole e si riproduce velocemente.
Ingredienti per 2 persone
200 – 250 gr di Spaghetti (o Linguine)
1 kg di Granchio Blu
250 gr di Pomodorini
1 Spicchio d’Aglio
Mazzetto di Prezzemolo (1)
Peperoncino Rosso (1)
Olio Extravergine d’Oliva q.b.
Mezzo bicchiere di Vino Bianco Secco
Sale q.b.
Gli spaghetti al granchio blu sono relativamente facili da realizzare l’unica vera difficoltà è rappresentata dalla pulizia del granchio e dall’estrazione della polpa contenuta al suo interno.
I granchi vengono venduti spesso vivi, quindi, per ridurre il più possibile gli effetti di una fine cruenta, è buona abitudine riporli in congelatore un’oretta al fine di desensibilizzarli.
Fatto ciò, se di grandi dimensioni, blocchiamo con uno spago le chele legandole al resto del carapace, poi inseriamo il granchio all’interno di una pentola di adeguate dimensioni e ricopriamo d’acqua. Accendiamo la fiamma e facciamo bollire col coperchio fino a quando il granchio non sarà diventato “rosso”. In generale servono circa 5 minuti di bollore ogni 450 gr di peso. Spegniamo la fiamma, tiriamo fuori il granchio blu dalla pentola e lasciamolo raffreddare.
Per l’estrazione della polpa si comincia con lo staccare le chele e le zampe dal carapace. Mettiamo da parte quest’ultime e dopo aver spezzato le chele, estraiamone delicatamente la polpa bianca. Adesso mettiamo il granchio a pancia in su e togliamo la piastra piatta presente sull’addome tirandola all’indietro. A questo punto coi pollici premiamo sul carapace ai lati in evidenza ed estraiamo la sezione di corpo contenente una polpa di colore più scuro. Gettiamo via sia lo stomaco che le branchie. Con un coltello tagliamo il carapace a metà nel senso della lunghezza ed asportiamo la restante parte di polpa bianca.
La preparazione degli spaghetti al granchio blu è molto simile a quella delle linguine all’astice.
Facciamo rosolare in olio extravergine d’oliva uno spicchio d’aglio in camicia, dei gambi di prezzemolo ed un peperoncino rosso poi eliminiamoli ed aggiungiamo le zampe dei granchi (precedentemente battute con un batticarne) insieme ai carapaci ed alle chele da cui avevamo estratto la polpa. Lasciamo insaporire, poi sfumiamo con mezzo bicchiere di vino bianco secco (o un bicchierino di brandy).
Eliminiamo tutte queste parti di granchio dalla padella ed aggiungiamo i pomodorini tagliati a metà. Lasciamo cuocere a fiamma media per il tempo necessario e contemporaneamente mettiamo a bollire gli spaghetti in una pentola con abbondante acqua salata.
Aggiungiamo la polpa di granchio precedentemente estratta ai pomodorini e lasciamo insaporire. Se il sugo dovesse ridursi eccessivamente aggiungiamo un pò di acqua di cottura della pasta.
Quando mancano 3-4 minuti al normale fine cottura della pasta, trasferiamola nella padella del sugo di granchio blu e finiamo di cuocerla lì aggiungendo acqua di cottura quando necessario. A fiamma spenta aggiungiamo foglie di prezzemolo finemente tritate ed un giro di olio extravergine d’oliva a crudo. Mescoliamo un’ultima volta ed impiattiamo gli spaghetti al granchio blu aggiungendo qualche altra fogliolina di prezzemolo finemente tritata.