Per gnocco fritto di Modena si intende un impasto a base di acqua, farina e strutto, successivamente fritto e servito in taglieri, ben caldo, ed accompagnato da un mix di salumi e formaggi morbidi tipici emiliani ed un bel bicchierone di Lambrusco.
Storicamente le origini dello gnocco fritto sono antichissime e risalgono alla dominazione longobarda avvenuta nel VII secolo d.C.
Attualmente la ricetta risulta depositata presso la camera di commercio di Modena ed include un corposo disciplinare che ne indica tutte le caratteristiche e le possibili varianti.
Ingredienti
500 gr di Farina 0
40 gr di Strutto
200 ml di Acqua (tiepida)
70 ml di Latte intero (tiepido)
3-4 gr di Lievito di Birra secco
1 pizzico di Zucchero
10 gr di Sale
Per friggere:
Strutto (o Olio di Semi di Arachide) q.b.
Iniziamo la preparazione dello gnocco fritto dall’impasto. Nella nostra versione utilizzeremo una farina 0 setacciata all’interno di una boule a cui aggiungeremo gradualmente l’acqua (in cui abbiamo sciolto il lievito e lo zucchero), il latte, lo strutto ed infine il sale. Mescoliamo il tutto fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo che lasceremo riposare coperto da pellicola per alimenti per una mezz’ora.
Trascorso questo lasso di tempo, lo lasceremo lievitare coperto da un canovaccio inumidito fino al raddoppio.
A lievitazione ultimata, per comodità, divideremo l’impasto dello gnocco fritto di Modena in 2-3 parti e lo stireremo col mattarello, in base al gusto in uno spessore compreso tra i 3 ed i 5 mm.
Ritagliamo l’impasto appena steso in rettangoli, quadrati o cerchi di lato compreso tra i 5 ed i 10 cm. Via via riponiamo i ritagli tra due canovacci onde evitare che nel frattempo possano asciugarsi eccessivamente.
Appena ultimati, friggiamo pochi pezzi alla volta il tutto nello nello strutto (o facoltativamente in olio di semi di arachide). In pochissimo tempo i vari pezzi si gonfieranno e la superficie diventerà color pagliarino.
Lo gnocco fritto di Modena è pronto, non ci resta che adagiarlo qualche istante su della carta assorbente per rimuovere l’unto in eccesso, eventualmente salarlo e servirlo ben caldo accompagnato da salumi e formaggi tipici. In particolare come salumi sceglieremo tra mortadella, prosciutto crudo, prosciutto cotto, coppa, culatello, spalla cotta, salame felino. I formaggi più indicati risultano invece lo squacquerone, la robiola, la crescenza, il gorgonzola dolce, il taleggio e la ricotta vaccina.
Varianti e Curiosità
- In Emilia utilizzano anteporre al nome “Gnocco Fritto” l’articolo “il”
- Esistono versioni che sostituiscono del tutto il lievito con semplice acqua frizzante.
- Nel disciplinare è previsto indistintamente l’utilizzo della farina 0 o di quella 00.