I babbaluci sono piccole lumache terrestri, raccolte in estate tra giugno a luglio tra la vegetazione arida. Sono il simbolo culinario della festività di Santa Rosalia a Palermo che si svolge il 14-15 luglio.
Il consumo di lumache in Sicilia sembra risalga addirittura alla preistoria isolana infatti se ne conservano tracce nelle grotte dei Sicani.
In epoca moderna oltre che a tavola le lumache (e soprattutto la loro bava) vengono utilizzate nel settore cosmetico.
Per tradizione si mangiano rigorosamente “cu scrusciu”: si crea un foro nel guscio e si risucchia, lasciando il suono che fa parte del rituale. Se non consumati in strada come street food, possono essere considerati un antipasto-contorno.
Ingredienti per 4 persone
1 kg di Babbaluci
4–8 spicchi d’Aglio (a seconda del gusto)
1 mazzetto di Prezzemolo fresco
Olio Extravergine d’Oliva (abbondante)
1 Peperoncino
Sale e Pepe Nero q.b.
Qualche goccia di Limone (facoltativo)
Il primo passo per la preparazione dei babbaluci consiste nel lasciare spurgare le lumache lasciandole a digiuno per 2-4 giorni in uno scolapasta con pangrattato e coperto da coperchio.
Trascorso questo lasso di tempo laviamole più volte sotto l’acqua corrente, aiutandoci magari con uno stuzzicadenti per eliminare i residui più persistenti.
Spostiamoci in una pentola e copriamo le lumache con dell’acqua fredda. Lasciamo cuocere a fiamma medio bassa, fino a quando i babbaluci non fuoriusciranno dai gusci, poi alziamo la fiamma, saliamo e lasciamo cuocere 25-30 minuti.
Alla fine le scoliamo e le risciacquiamo in acqua fredda.
Dedichiamoci adesso al condimento realizzando in padella un soffritto con olio extravergine d’oliva, aglio provato dell anima e tritato finemente e peperoncino.
Poi aggiungiamo i babbaluci, sale e pepe nero e lasciamo insaporire 5–10 minuti.
A fuoco spento, spolverizziamo con abbondante prezzemolo tritato finemente aggiungendo facoltativamente qualche goccia di limone.
I babbaluci vanno serviti caldi e ‘risucchiati’ direttamente essendo vietato per tradizione usare forchette!
Varianti e Curiosità
- La variante rossa è quella “picchi pacchiu” con pomodoro fresco (o pelati), cipolla e prezzemolo.